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EXPO 2015 "NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA"

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laura peroni il giorno 06/03/2009 ha scritto:
sono d'accordo x l'expo sull'utilizzo di edifici già esistenti nella città. inoltre ritengo prioritario
l'impiego dei soldi per la sistemazione di marciapiedi e strade ridotte a buche e rattoppi INDECENTI,la costruzione di parcheggi
x motorini e motociclette, la collocazione di
panchine ben progettate per non diventare dormitori, ma per consentire ai milanesi di sedersi
NON SOLO A PAGAMENTO nella LORO città

Stefania Borella il giorno 06/02/2009 ha scritto:
Concordo pienamente con la vostra iniziativa.
Penso che in effetti sia decisamente controproducente e troppo costoso, in termini di spreco delle ormai molto risicate risorse di territorio presenti nella provincia, urbanizzare ulteriormente con strutture di difficile riutilizzo.
Vorrei ricordare che nei primi anni '90 le associazioni ambientaliste nazionali congiunte (Italia Nostra, Lega Ambiente e WWF) hanno partecipato e sostenuto, con il contributo dell'Amministrazione provinciale, il Comitato per il Sistema Verde Nord Milano. E' stata condotta un'opera di sensibilizzazione nei comuni del nord Milano proprio finalizzata alla salvaguardia ed alla creazione di un sistema delle aree verdi ancora presenti in questo territorio, sia parchi già istituiti che aree agricole, e ad un possibile raccordo di queste con il Parco Agricolo Sud Milano.
L'intero lavoro svolto, in diversi anni, è confluito nelle tavole di analisi e in quella di proposta consegnate nel '95 all'Amministrazione provinciale.
Questo solo per sottolineare come “il problema” sia sempre quello, l’uso che s’intende fare del territorio nella sua complessità e come questo si riproponga fortemente sempre e solo nelle grandi occasioni, vanificando spesso il lento e minuto lavoro già prodotto.
La capacità di progettare la sostenibilità ambientale e la qualità della vita con la correttezza morale di interventi, a volte minimi, di manutenzione, ricucitura e valorizzazione dell’esistente che necessariamente si esimano dall’autocelebrazione e dalla eccezionalità, ma non dalla qualità, pare sia diventato bene raro.
Sarebbe auspicabile affrontare le trasformazioni proposte dall’evento Expo fissando alcuni punti inderogabili, quali la salvaguardia delle aree libere, cioè agricole; la riqualificazione dell’esistente; l’implementazione dei diversi livelli possibili dell’aspetto connessione... e qualcun’altro ancora.


marialuisa pietra il giorno 29/05/2009 ha scritto:
spero solo che le vostre proposte siano migliori di quelle ufficiali

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